SIAMO CIO’ CHE MANGIAMO?

 

Relatore: Fabio Brescacin e Sergio Maria Francardo
Data: mercoledì 18 settembre 2013
Orario: martedì 4 giugno 2013
Location: BIOESSERÌ – via de Amicis 45, 20146 Milano

La salute del suolo è il fondamento di una medicina veramente preventiva. Il suolo è un ambiente vivente. Quando è violentato, maltrattato da insetticidi, diserbanti, concimi chimici in quantità si ammala come qualsiasi essere vivente; le piante che porta si ammalano a loro volta, di conseguenza si ammalano gli animali che se ne nutrono, infine l’uomo che mangia piante e animali. Prioritario è identificare la realtà del nostro rapporto con cibi e bevande.

Tale rapporto nasce da due considerazioni:
La prima è che oltre a ciò che pensiamo, siamo anche ciò che mangiamo.
Noi siamo cibo metabolizzato e come non è indifferente la natura del materiale impiegato in una costruzione, così la natura dei cibi e delle bevande influisce su ciò che siamo.

Estremamente rilevante nell’alimentazione è la sua funzione di stimolo, come venne sottolineato ripetutamente da Rudolf Steiner l’inauguratore dell’antroposofia il quale, con straordinaria chiarezza, comprese già più di novant’anni fa il pericolo dell’agricoltura industriale, sviluppò così le conoscenze per la nascita e lo sviluppo dell’agricoltura biodinamica.

L’alimento non consiste di una serie di piccoli mattoni che vanno a sostituire delle parti, un’idea ingenua e grottesca che continua a considerare l’uomo come una macchina, solo un poco più complicata. L’alimentazione ha fondamentalmente una funzione di stimolo: infatti oggi è sempre più chiaro che ciò che consente le funzioni del nostro organismo, sono le qualità differenziate delle sostanze con cui interagisce. Il concetto di qualità deve ampliarsi a riconoscere nell’alimento un ‘azione globale che è dovuta alla sua struttura complessiva. La vita è una forza di per se, non è frutto della somma delle parti di un essere vivente.

Questo oltre che sotto un profilo materiale, vale anche dal punto di vista spirituale.
Gli alimenti si trasformano in energia vitale o distruttiva a seconda della loro composizione. Ciò ci dovrebbe rendere molto attenti, quando ci mettiamo a tavola.

La seconda considerazione parte dalla constatazione di come funziona il senso del gusto.
I cibi, cedendo la loro sostanza vitale alla mucosa sublinguale, ci spiegano come e perché contengono gusti particolari, in base alle diversità studiate da madre natura.
L’arte della cucina consiste poi nella capacità di sapere rielaborare e combinare questi sapori della natura.

Una dieta ricca di alimenti che contengano pareti di cellule vegetali biodinamici e biologici (cioè soprattutto cereali integrali e poi legumi, frutta e verdura) svolge un’azione protettiva nei confronti di un ampio ventaglio di malattie, soprattutto quelle che sono prevalenti in occidente (arteriosclerosi e cancro).

L’importanza dei cereali integrali nella prevenzione è una scoperta acquisita della medicina moderna.
Per semplificare accennerò ad alcune malattie associate ad un dieta a basso contenuto di fibre:

• Malattie del ricambio: obesità, gotta, diabete, calcoli renali, calcoli biliari
• Malattie del circolo: ipertensione, malattie cerebrovascolari (il tanto temuto ictus), infarto del
miocardio, vene varicose, trombosi delle vene profonde
• Malattie del colon: stitichezza, appendicite, diverticolite, diverticolosi, emorroidi, cancro del
colon, colon irritabile, colite ulcerosa e morbo di Crohn.

Naturalmente non possiamo dimenticare la carie dentaria una malattia in crescita vertiginosa, ma non possiamo neanche trascurare molte malattie della pelle. Infine, resta una forte perplessità nei confronti di moltissime malattie che compaiono in una o due generazioni nelle popolazioni che assumono lo stile di vita occidentale come le alterazioni della tiroide e tutte le cosiddette malattie autoimmuni in cui il sistema immunitario riceve messaggio poco chiari e crea anticorpi contro i tessuti del proprio organismo e che si stanno diffondendo in modo importante.

Vorrei sottolineare come i vari cereali integrali biodinamici portino un immagine alimentare di universalismo; abbiamo così un cosmopolitismo perché ogni cereale esprime una cultura della storia umana, dal miglio degli africani la pupilla preziosa del genere umano, al mais dei magici popoli nativi dell’America, al frumento della cultura mediterranea, alla segale del nord Europa, al riso della spiritualità orientale.

Un cammino che non trascura nessuna delle grandi civiltà del passato. Possiamo così pensare ai vari cereali come ambasciatori nella sfera del nostro metabolismo delle varie tradizioni umane, per lasciare che il mondo con le sue voci infinite parli al cuore ed alla sua intelligenza anche nella sfera del metabolismo dove si forma il volere cioè la libertà nell’agire.

E’ OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE


Relatore dell’evento


Sergio Maria Francardo

Medico Antroposofo

Medico Antroposofo, membro del Comitato Tecnico Scientifico di Medicina Complementare della Regione Lombardia. Docente di Fisiologia e Antropologia medica nel Corso di Formazione alla Pedagogia Steineriana per Insegnanti.

Fabio Brescacin

Amministratore delegato

Amministratore delegato EcorNaturaSì S.p.a.

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Indirizzo: Via Edmondo de Amicis, 45, 20123 Milano MI