“La storia dei cammelli”

Di Prem Rawat

Vi racconto una piccola storia che in qualche modo può essere paragonata a noi stessi, è una storia molto filosofica:

Ci sono dei cammelli e a un certo punto il cammello più piccolo dice al padre: “Posso farti una domanda?”

Il padre dice va bene, vai avanti.

Il piccolo cammello dice: “Che cosa è questa gobba che abbiamo dietro?”

E il padre dice: “Quando dobbiamo attraversare il deserto, per sopravvivere dobbiamo bere acqua, e la portiamo lì dentro, così quando abbiamo sete c’è l’abbiamo.”

Bene, dice il figlio, ho un altra domanda: “ queste grandi sopracciglia a che cosa servono?”

Il cammello padre dice: “quando siamo nel deserto e il sole è forte, queste grandi sopracciglia ci proteggono gli occhi”

Molto interessante dice il figlio. Posso farti un altra domanda? Certo dice il cammello padre.“ Perché abbiamo questi piedi grandi?”

Il cammello padre dice: “Oh.. ci servono per non affondare, per essere stabili quando attraversiamo il deserto, per camminare sicuri”

Il cammello piccolo dice: “molto interessante” E poi il cammello piccolo dice: “Padre, ho un altra domanda”

Il padre “Quale?” e il figlio dice: “Che ci facciamo nello Zoo?”

Lasciate che prenda questa storia per arrivare al punto, e il punto è “Chi siamo noi?” Chi siamo noi? Guardate questo mondo, tecnologia ovunque, costruzioni, strade, aereoplani, aereoporti, elicotteri, barche, guerre che stanno accadendo, dibattiti, giudizi, polizia, militari, diversi tipi di militari, diversi punti di vista politici…

Accade di tutto, e continua ad accadere, ad accadere, ad accadere, e la domanda che diventa ovvia è “Chi siamo noi?” e un altro punto è, che c’è un disagio, questo disagio crea un sintomo, e devi avere le idee chiare, devi sapere chiaramente l’origine di questo sintomo per eliminare il problema.

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