Tommaso Leoni, campione italiano di snowboard cross

“Io, atleta vegano alle Olimpiadi”

Di www.osservatorioveganok.com

Da poco membro del Comitato Tecnico Scientifico di AssoVegan, lo snowboarder vicentino vuole essere la dimostrazione che vegan si può, anche quando si pratica sport ad altissimi livelli.

 

Alimentazione 100% vegetale e sport ad altissimi livelli: sono sempre di più gli atleti che, con le loro performance, dimostrano che questo connubio è possibile. Tra loro anche Tommaso Leoni, snowboarder italiano olimpionico classe 1991, che da qualche anno ha scelto di seguire un’alimentazione 100% vegetale. Da poco è anche membro del nuovo Comitato Tecnico Scientifico di Assovegan, nonché professionista accreditato VEGANOK. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per parlare dei suoi successi, dei prossimi progetti sportivi e, ovviamente, della sua scelta vegan.

Partiamo dall’inizio: quando e come Tommaso Leoni arriva sulle piste da sci?

Ho scoperto lo snowboard all’età di 13 anni ed è nata subito una passione. Nel 2006 mi sono iscritto allo Ski college di Falcade, un istituto che ti permette di praticare sport e allo stesso tempo di frequentare al meglio la scuola. Un anno prima di entrare nella squadra nazionale praticavo a livello agonistico tutte le discipline dello snowboard, poi però ho scelto di specializzarmi nello snowboardcross. Nel 2011 ho ottenuto la mia prima vittoria nel circuito di coppa Europa, conquistando poi il secondo posto nel ranking Europeo. Ho partecipato anche alle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 e a tre edizioni dei Mondiali.

Quando e perché hai scelto di diventare vegano?

Sono vegano da poco più di tre anni, e prima sono stato vegetariano per un po’ di tempo. Non è stato facile, perché esistono ancora “falsi miti” sull’impossibilità di essere atleti ad alti livelli senza assumere proteine di origine animale, e devo dire che io stesso all’inizio ero un po’ scettico. Da vegetariano, poco alla volta, ho iniziato a diminuire il consumo dei prodotti di origine animale, prima per una questione di salute. Poi mi sono documentato sul veganismo e sulle sue istanze etiche e ho voluto smettere di contribuire allo sfruttamento e all’uccisione di miliardi di animali per la mia alimentazione. A differenza di quanto possono pensare in molti, non ho avuto nessun tipo di calo nelle prestazioni sportive con il passaggio a una alimentazione completamente vegetale; anzi, devo dire che i miei livelli di energia sono aumentati e ho avuto un incremento della massa muscolare, soprattutto all’inizio.

Quindi atleti olimpionici e vegani si può?

Assolutamente. Non c’è nessuna ragione per non scegliere una alimentazione plant-based anche quando si pratica sport a livelli alti e altissimi. A dirlo non sono io, ovviamente, ma i tantissimi studi scientifici sull’argomento.

Come pensi sia vista, dagli altri sportivi, la tua scelta alimentare?

Esiste uno stereotipo secondo cui una dieta vegan è associata soprattutto al mondo femminile: nell’idea di molti, un “vero uomo” e soprattutto uno sportivo non può smettere di mangiare carne se vuole rimanere tale. Ho avuto delle difficoltà, ancora oggi ci sono persone scettiche che guardano alla mia alimentazione storcendo un po’ il naso. Con i miei risultati, spero di dimostrare che si tratta semplicemente di un mito: pensiamo anche a quanti sportivi vegani hanno raggiunto risultati eccezionali in moltissime discipline!

Per la tua preparazione sportiva sei seguito da Alberto Leonardi, mental coach e pluricampione del mondo di arti marziali, nonché membro del CTS di AssoVegan: cosa puoi dirci a riguardo?

Alberto Leonardi mi aiuta a prepararmi mentalmente quando devo affrontare gare importanti. Non basta allenarsi fisicamente, in quei momenti è essenziale anche saper gestire le emozioni, rimanere concentrati e soprattutto controllare l’ansia, che prima o poi arriva. Il fatto che Leonardi abbracci la filosofia vegan è ovviamente un plus valore, perché viviamo la preparazione atletica allo stesso modo e questo è veramente importante.

Progetti per il futuro?

Mi sto allenando perché l’obiettivo è di qualificarmi alle Olimpiadi di Beijing del 2022, ovviamente!

Fonte: www.osservatorioveganok.com