Green pass nazionale e Ue, i turisti tornano in Italia

Draghi: «Prenotate pure le vacanze»

Di Viola Rigoli

Niente più quarantena per vaccinati, guariti e negativi ai test. Via libera per chi arriva dai 27 Paesi, in attesa del passaporto della Ue previsto a Giugno.

 

Quest’estate rivedremo in Italia i turisti stranieri. Lo ha detto, a sorpresa, Draghi al termine del G20 sul turismo rivolgendosi direttamente ai viaggiatori: «È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia. Non vediamo l’ora di tornare ad accogliervi». La svolta sarà il Green pass europeo che come assicura il premier «sarà pronto da metà giugno».

Green pass, l’Italia si muove d’anticipo

Ma se il green pass Ue arriverà nella seconda metà di giugno, l’Italia gioca d’anticipo varando la carta verde italiana che invece sarà pronta «dalla seconda metà di maggio». Il 15 maggio, infatti, scade l’ordinanza che impone, a chi arriva da un Paese europeo, un test antigenico o molecolare negativo, una quarantena di 5 giorni e un secondo tampone al termine dell’isolamento prima di viaggiare liberamente per l’Italia, rispettando ovviamente le sole regole dei colori. Scade e non sarà rinnovata.

Si torna a viaggiare anche per turismo

Il green pass nazionale, che ricalcherà il modello già valido dal 26 aprile per muoversi da o verso una regione arancione o rossa, servirà a entrare in Italia per turismo, e non più solo per lavoro, salute o necessità o per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. In questo modo, così come i cittadini italiani, si potranno muovere liberamente anche i turisti europei.

Per quanto riguarda i turisti extra Ue, al momento il National green pass è destinato ai cittadini europei, ma potrebbe essere esteso anche a cittadini di paesi come Stati Uniti o Israele, vaccinati con farmaci riconosciuti in Europa. L’arrivo non sarà permesso, ovviamente ai cittadini di Paese inseriti nelle “black list”, ovvero dove i contagi sono ancora molto alti.

Il green pass nostrano non sarà ancora digitale

Il certificato verde nazionale, al momento non è un pass digitale, ma semplicemente la documentazione rilasciata dalle aziende sanitarie di riferimento che attestano tre dati. O la vaccinazione completa con doppia dose con uno qualsiasi dei vaccini riconosciuti dall’Ema (Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson), o la guarigione dal Covid da non più di sei mesi, o, infine, la negatività con un tampone effettuato 48 ore prima dell’ingresso nel Paese. La certificazione servirà anche per partecipare a eventi sportivi o spettacoli nei quali sono previsti numeri consistenti di spettatori e in cui il distanziamento non può essere garantito.

Non servirà agli italiani per andare all’estero

Il green pass italiano non servirà però agli italiani che vogliono recarsi all’estero. Non c’è reciprocità, quindi per andare all’estero, in attesa del green pass Ue, si dovranno seguire le regole di ingresso stabilite dal Paese di destinazione. Alcuni prevederanno le stesse dell’Italia, ma altri continuano a chiedere un tampone molecolare anche a chi è vaccinato o guarito.

Il green pass della Ue

Dovrebbe essere pronto per metà giugno e consentirà ai turisti di circolare liberamente in Europa senza dover fare la quarantena. Anche in questo caso, però, bisognerà dimostrare di essere guariti dal Covid, vaccinati o negativi a un tampone. Lunedì comincerà la sperimentazione dell’App che conterrà la certificazione digitale. Intanto, bisognerà risolvere due problemi subito: i costi dei tamponi che, secondo la Ue, dovrebbero essere gratuiti per evitare discriminazioni e l’invito agli Stati membri a rinunciare ad imporre nuove misure restrittive.

Articolo preso da: https://www.iodonna.it/attualita/costume-e-societa/2021/05/05/green-pass-nazionale-e-ue-i-turisti-tornano-in-italia-draghi-prenotate-pure-le-vacanze/