Acidosi

 

L’acidosi è causata dall’iperproduzione di acidi che si accumulano nel sangue o dall’eccessiva perdita di bicarbonati nel sangue (acidosi metabolica) oppure dall’accumulo di anidride carbonica nel sangue per effetto di un’insufficiente funzionalità polmonare o di un rallentamento della respirazione (acidosi respiratoria).
  • L’acidità del sangue aumenta quando le persone ingeriscono sostanze che contengono o producono acidi oppure quando i polmoni non espellono una quantità sufficiente di anidride carbonica.
  • I soggetti con acidosi metabolica spesso presentano nausea, vomito e affaticamento e possono presentare una respirazione più veloce e più profonda del normale.
  • Le persone con acidosi respiratoria spesso presentano cefalea e confusione e la respirazione può apparire lenta e/o poco profonda.
  • Gli esami su campioni di sangue mostrano un pH al di sotto dei valori normali.

  • I medici trattano la causa dell’acidosi.

Se l’aumento degli acidi supera i sistemi di controllo dell’equilibrio acido-base dell’organismo, il sangue diventa più acido. Quando il pH del sangue diminuisce (diventa più acido), le aree del cervello che regolano l’attività respiratoria vengono stimolate a indurre una respirazione più rapida e profonda (compensazione respiratoria), che aumenta la quantità di anidride carbonica eliminata dai polmoni, ripristinando il pH del sangue al livello normale.

Anche i reni tentano di compensare, eliminando più acido attraverso le urine. Tuttavia, se l’organismo continua a produrre un eccesso di acidi, questi due meccanismi possono essere insufficienti, determinando acidosi grave e, infine, problemi cardiaci e coma.

L’acidità o alcalinità di una soluzione, compreso il sangue, è indicata sulla scala del pH.

 

Il pH del sangue

 

Acidità e alcalinità sono espresse nella scala del pH, che varia da 0 (fortemente acido) a 14 (fortemente basico o alcalino). Un pH pari a 7,0, al centro di questa scala, è neutro.

Il sangue in genere è lievemente basico, con un pH che varia tra 7,35 e 7,45. Di solito, l’organismo mantiene il pH del sangue su valori prossimi a 7,40.

 

Cause dell’acidosi

 

In base alla sua causa principale, l’acidosi è categorizzata come:

  • Metabolica
  • Respiratoria

Acidosi metabolica

L’acidosi metabolica si sviluppa quando la quantità di acidi nell’organismo aumenta in seguito all’ingestione di una sostanza che è o può essere scomposta (metabolizzata) in un acido, come lo spirito di legno (metanolo), l’antigelo (il glicole etilenico) o il consumo eccessivo di aspirina (acido acetilsalicilico). Molti altri farmaci e veleni possono causare acidosi.

L’acidosi metabolica può essere la conseguenza di un’alterazione del metabolismo. L’organismo produce un eccesso di acidi negli stadi avanzati di shock (acidosi lattica) e nel diabete mellito di tipo 1 mal controllato (chetoacidosi diabetica).

Anche una normale produzione di acidi può determinare acidosi quando i reni non funzionano normalmente (insufficienza renale) e non sono in grado di eliminare quantità sufficienti di acidi attraverso l’urina.

L’acidosi metabolica si sviluppa anche quando l’organismo perde troppe basi. Ad esempio, il bicarbonato può essere perso attraverso l’apparato digerente a causa di diarrea o per una ileostomia.

Acidosi respiratoria

 

L’acidosi respiratoria si sviluppa quando i polmoni non eliminano l’anidride carbonica in maniera adeguata (ventilazione inadeguata) e tale problema si può verificare nelle patologie respiratorie gravi (come broncopneumopatia cronica ostruttiva, polmonite grave, insufficienza cardiaca e asma).

L’acidosi respiratoria può insorgere anche in caso di malattie del cervello, dei nervi o dei muscoli toracici (come la sindrome di Guillain-Barré o la sclerosi laterale amiotrofica) che compromettono la funzionalità respiratoria. Inoltre, l’acidosi respiratoria può insorgere quando la respirazione è rallentata a causa di una sovrasedazione da oppiacei (narcotici), alcol, o potenti farmaci che inducono il sonno (sedativi). In seguito alla respirazione rallentata, il livello di ossigeno nel sangue può essere basso.

I disturbi respiratori nel sonno (ad esempio, l’ apnea notturna) possono interrompere ripetutamente la respirazione abbastanza a lungo da indurre un’acidosi respiratoria temporanea.

 

Sintomi dell’acidosi

 

Un soggetto con acidosi metabolica lieve può essere asintomatico, ma solitamente presenta:

  • Affaticamento
  • Nausea
  • Vomito

La respirazione diventa più profonda e lievemente più accelerata (poiché l’organismo tenta di correggere l’acidosi eliminando più anidride carbonica). Se l’acidosi si aggrava, il soggetto inizia a sentirsi molto debole e sonnolento e può riferire confusione e nausea ingravescenti. In casi gravi possono insorgere problemi cardiaci e la pressione arteriosa si abbassa, fino allo shock, al coma e alla morte.

Nell’acidosi respiratoria i sintomi precoci sono:

  • Sonnolenza
  • Cefalea

La sonnolenza può progredire fino a stupor e coma se la quantità di ossigeno nel sangue è inadeguata. Stupor e coma possono svilupparsi in poco tempo se il respiro si interrompe o è gravemente compromesso oppure nell’arco di ore se è parzialmente compromesso.

Diagnosi di acidosi

  • Esami del sangue

La diagnosi di acidosi in genere richiede la misurazione del pH e dell’anidride carbonica di un campione di sangue arterioso, prelevato di norma dall’arteria radiale all’altezza del polso. Viene utilizzato il sangue arterioso in quanto il sangue venoso in genere non è altrettanto attendibile per la valutazione accurata del pH.

Per chiarire la causa dell’acidosi, è importante misurare anche i livelli di bicarbonato nel sangue. Successivamente, vengono eseguiti altri esami del sangue per stabilire la causa specifica.

 

Trattamento dell’acidosi

 

  • Trattamento della causa
  • Talvolta liquidi con bicarbonato somministrati in vena

     

Quasi sempre il trattamento dell’acidosi è mirato a neutralizzare la causa. Raramente il medico prescrive solo farmaci alcalini, come il bicarbonato, per intervenire sull’acidosi.

In caso di acidosi metabolica, il trattamento dipende soprattutto dalla causa. Ad esempio, può essere necessaria una terapia con insulina per controllare il diabete o eliminare una sostanza tossica dal sangue nei casi di avvelenamento.

In caso di acidosi respiratoria, il trattamento mira a migliorare la funzionalità polmonare. I farmaci che aprono le vie aeree (broncodilatatori, come ad esempio l’albuterolo) possono aiutare i soggetti affetti da patologie polmonari, quali asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva. La sedazione indotta da farmaci e altre sostanze può talvolta essere neutralizzata con antidoti. Se la funzionalità respiratoria o polmonare è gravemente compromessa per qualsiasi motivo, può rendersi necessaria la ventilazione meccanica per sostenere una normale attività respiratoria.

L’acidosi grave può anche essere trattata direttamente quando il trattamento della causa non produce risultati. In tal caso, è possibile somministrare bicarbonato per via endovenosa; tuttavia, il bicarbonato fornisce solo un miglioramento temporaneo e può causare danni se, ad esempio, causa sovraccarico di sodio e acqua.

Fonte: https://www.msdmanuals.com

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