Gambe senza riposo e agopuntura

 

A cura di Roberto Gatto

 

La sindrome delle gambe senza riposo (SGSR), RLS in inglese (restless legs syndrome), è una comune affezione del sistema nervoso che causa la necessità irresistibile di muovere le gambe, accompagnata da sensazioni fastidiose più o meno ben definite a livello delle gambe stesse.  Possono comparire anche movimenti involontari delle gambe e delle braccia. I sintomi si manifestano in posizione sdraiata o seduta, si presentano nelle ore serali e migliorano con il movimento.

Si calcola che il disturbo interessi il 5 – 10% della popolazione adulta. È più frequente nelle donne rispetto agli uomini con rapporto 2:1 e la prevalenza tende ad aumentare con l’età fino ai 60-70 anni. Fino al 40 % delle donne in gravidanza accusa sintomi da SGSR.

Alcuni pazienti presentano questo disturbo solo occasionalmente, in altri casi la malattia può manifestarsi quotidianamente. Nei casi più gravi i sintomi, che disturbano il riposo notturno, sono causa di stress e deterioramento della qualità della vita, con comparsa di:

– stanchezza diurna;

– sonnolenza diurna;

– difficoltà di concentrazione e memorizzazione;

– facile irritabilità;

– riduzione del tono dell’umore.

Alla base dell’insorgenza della SGSR sembrerebbe esserci una predisposizione genetica, sulla quale intervengono fattori scatenanti, che portano ad una disfunzione del sistema dopaminergico. Nella maggior parte dei casi non è possibile identificare una causa sottostante.

La diagnosi si basa sulla clinica, con apprezzamento dei seguenti sintomi

1. necessità di muovere le gambe (associata o meno a sensazioni fastidiose alle gambe);

2. sollievo (da parziale a totale) con il movimento;

3. insorgenza (o peggioramento) dei sintomi in condizioni di immobilità e riposo;

4. insorgenza (o peggioramento) dei sintomi di sera.

La ricerca nella National Library of Medicine, la banca dati dei National institutes of Health statunitensi, repertoria venti lavori riferiti all’utilizzo dell’agopuntura nella SGSR, di cui l’ultimo pubblicato nello scorso dicembre da un gruppo di ricerca giapponese, che conclude per l’efficacia di questa terapia non farmacologica 1)

Di particolare interesse una revisione sistematica con metanalisi pubblicata nel 2021 da Cheng Huang et al. su Annals of Palliative Medicine 2). Il lavoro ha analizzato 18 sperimentazioni cliniche 3 – 20) condotte su un totale di 640 pazienti affetti da SGSR, confrontando l’efficacia dell’agopuntura da sola o in associazione con altre terapie con un gruppo di controllo sottoposto a terapie diverse dall’agopuntura. Sono stati valutati i tassi di guarigione, di effetto marcato e di efficacia. Questi sono stati rispettivamente del 47,8%, 27,4% e 24,2% nei pazienti trattati con agopuntura da sola o in combinazione con altre terapie, e 21,7%, 28,0% e 22,3% rispettivamente nei pazienti sottoposti a trattamenti diversi dall’agopuntura. Il tasso di inefficacia è stato del 4,7% nel gruppo di agopuntura e del 32,9% nei gruppi di controllo.

I punti più frequentemente utilizzati nelle sperimentazioni prese in esame sono stati Shenshu (BL23), Xuehai (SP10), Chenshan (BL57), Zusanli (ST36), Sanyinjiao (SP6), and Taixi (KD3). Va sottolineato che, come in altre applicazioni dell’agopuntura, la terapia deve essere personalizzata per ogni paziente in base alla specifica sindrome della Medicina Tradizionale Cinese.

Fonte: https://www.sowen.it/centro-medico/

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