I QUATTRO ELEMENTI: ARIA, ACQUA, TERRA E FUOCO

 

Di Francesco Mussolin

 

 

Nei precedenti paragrafi abbiamo visto come l’intero universo sia stato formato a partire dalla Luce. Questa Luce non è quella luce che vediamo, bensì la Luce spirituale, da cui tutto ha avuto origine.

In realtà, esistono due luci: la luce visibile e la luce invisibile, che è la quintessenza della Creazione. Alcuni idiomi danno infatti, a questi due tipi di luce, un nome diverso. Così in bulgaro, per esempio, ci sono due termini: “Svetlina” e “Videlina”. La parola Svetlina significa luce fisica, ed è formata sulla radice del verbo brillare, mentre Videlina significa luce spirituale, ed è formata sulla radice del verbo vedere. Solo la luce spirituale può darci la vera visione, e poiché il mondo fu creato grazie a tale luce, soltanto quella può rivelare i segreti della Creazione.

Dalla Luce spirituale, Videlina, si sono condensati e formati i quattro elementi, il Fuoco, l’Aria, l’Acqua e, infine, la Terra. Questi quattro elementi li ritroviamo in tutti i vari piani, da quello fisico, eterico, astrale, mentale, fino ai piani più spirituali. Con le comuni categorie interpretative di cui disponiamo, è difficile, se non impossibile, comprendere e immaginare come questi quattro elementi possano manifestarsi nel piano spirituale.

Per questo, la Bibbia, così come altre antiche tradizioni esoteriche, ha rappresentato metaforicamente i quattro elementi del mondo Divino, sotto forma di quattro Animali sacri. Questi stessi Animali sacri li ritroviamo anche nell’Albero Sefirotico, particolarmente nella sephira Kheter: il Leone rappresenta l’elemento Fuoco, l’Aquila l’Aria, l’Uomo l’Acqua e il Toro l’elemento Terra.

I quattro elementi, così come li conosciamo sul piano materiale, sono solo l’aspetto più condensato dei quattro elementi divini, la cui radice si trova nella sephira Kether e ai quali la Kabbalah ha dato il nome di Hayot ha-Kodesch, vale a dire Animali sacri che, nella religione cristiana, corrispondono ai Serafini. Questi quattro Animali hanno la forma di un Leone, di un Toro, di un’Aquila e di un Uomo, essendo, fra gli altri, anche l’uomo un animale.

Naturalmente ciò non vuol dire che i Serafini abbiano il muso di leone o di toro… È soltanto un modo di presentarli e di far sentire le relazioni sottili esistenti fra loro e fra i vari stati della materia che rappresentano.

I quattro elementi esistono pertanto in tutti i piani: fisico, eterico, astrale, mentale e nei piani spirituali; e grazie al principio enunciato da Hermes Trismegisto – Tutto ciò che in alto è come ciò che è in basso, e ciò che in basso è come ciò che è in alto –, sappiamo che attraverso lo studio delle leggi e delle corrispondenze che regolano il piano fisico possiamo comprendere le caratteristiche che i quattro elementi assumono nel piano eterico, come anche nei piani più sottili.

In molte tradizioni esoteriche e spirituali questi quattro elementi li ritroviamo, con diversi nomi e appellativi; Aïvanhov ci spiega che:

Gli antichi hanno definito i quattro elementi in relazione ai quattro stati della materia: solido, liquido, gassoso, igneo. Tutto ciò che è solido lo hanno chiamato “terra”; tutto ciò che è liquido, “acqua”; tutto ciò che è gassoso, “aria”; e tutto ciò che è igneo – ossia il calore e la luce – lo hanno chiamato “fuoco”.[3]

Possiamo trovare corrispondenze interessanti anche tra i quattro elementi e il corpo fisico:

Il sistema osseo corrisponde al mondo minerale e, come quest’ultimo, svolge il ruolo di supporto materiale. Sulle ossa sono attaccati i muscoli, così come la vegetazione è abbarbicata al suolo. Il sistema circolatorio, con le arterie e i vasi sanguigni, corrisponde ai fiumi, ai corsi d’acqua, ai laghi, poiché l’acqua è il sangue della Terra che nutre tutta la vegetazione. Il sistema respiratorio corrisponde, ovviamente, all’aria. E infine, il sistema nervoso, dal quale dipende tutto il funzionamento dell’organismo, corrisponde al fuoco, al Sole, che con la sua luce e il suo calore crea e alimenta ogni forma di vita.[4]

Il lavoro con i quattro elementi è molto importante, in quanto ognuno di essi è collegato con determinate forze, energie e qualità, e grazie a queste loro caratteristiche possiamo lavorare su molti aspetti del nostro essere. La terra è collegata al principio della stabilità, l’acqua alla purezza, l’aria della saggezza e il fuoco al principio dell’Amore Divino. Queste caratteristiche, oltre ad essere qualità su cui l’essere umano è chiamato a lavorare, rappresentano anche delle prove e, non a caso, Aïvanhov ci spiega che un essere umano affronta, nella propria vita, principalmente quattro tipi di prove, le quali sono in relazione con ciascuno dei quattro elementi:

Per evolvere noi dobbiamo passare determinati esami, affrontare grandi prove. Soffriremo, certo, ma se riusciamo a superarle, sapremo almeno di che cosa siamo capaci. Tali prove sono in relazione con i quattro elementi – la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco – e ci si presentano di continuo nel corso di tutta la nostra vita. Le prove della terra sono come un sisma: verificano la nostra volontà, la nostra pazienza e la nostra stabilità. Le nostre fondamenta, a immagine di quelle della piramide, sono sufficientemente solide? Le prove dell’acqua toccano il mondo dei sentimenti. Esse ci immergono nei flutti neri dell’odio, del tradimento, e il nostro amore deve poter neutralizzare tutti quei veleni. Le prove dell’aria sono prodotte dai tornado e dagli uragani: il nostro intelletto perderà la sua direzione, oppure continuerà ad avere una visione chiara e a ragionare correttamente? Le prove del fuoco sono le più terribili. Esse bruciano tutte le impurità che impediscono alla nostra anima di unirsi alla Causa prima, la Sorgente di tutte le esistenze. Per poter trovare Dio, dobbiamo passare per il fuoco purificatore.

Fonte: https://www.stellamattutinaedizioni.it/i-quattro-elementi/

 

 

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