Che cos’è la medicina quantistica.

A cura di Cembio

 

La medicina quantistica rappresenta un’innovazione nell’ambito della salute, in quanto racchiude in un nuovo approccio clinico le più recenti scoperte nel campo della bio-fisica e delle scienze olistiche. In questo articolo andremo ad evidenziarne i concetti base e le implicazioni terapeutiche.

Onde e frequenze

Nell’universo tutto vibra e l’organismo non è da meno. La vita è caratterizzata da vibrazioni ed oscillazioni continue, il che fa sì che tutto nell’organismo vibri e pulsi secondo le leggi della fisica. Qualsiasi struttura biologica ha una corrispondenza precisa dal punto di vista ondulatorio e frequenziale. Ciò è ben noto da tempo e l’elettrocardiogramma e l’elettroencefalogramma sono solo alcuni degli esempi più conosciuti. Ma la ricerca scientifica si è spinta ancora più avanti mostrando come le onde e le oscillazioni proprie dell’organismo costituiscano aspetti essenziali di ogni forma di vita.

Dal punto di vista fisico un’onda è una struttura periodica sia nel tempo che nello spazio e la distanza che intercorre tra due suoi massimi o minimi successivi è detta lunghezza d’onda. La frequenza, invece, è una misura di quante volte in un’unità di tempo (es. un minuto) l’onda si ripete. Un esempio classico per capire che cos’è un’onda è la vibrazione di una corda su uno strumento musicale, in cui ciascuna nota ha un’oscillazione specifica per quanto riguarda l’ampiezza, la lunghezza e la sua frequenza.

Il corpo materiale è pervaso naturalmente da un campo di oscillazioni e vibrazioni, che costituiscono la controparte energetica di un sistema altamente sofisticato e raffinato. Benché in passato questi aspetti energetici abbiano sempre fatto parte delle conoscenze mediche, solo recentemente sono stati rivalutati come una componente fondamentale ed imprescindibile.

 

Energia e informazione

L’energia è dovunque, dalle profondità dell’atomo agli ammassi di galassie tutto si trasforma e si muove grazie a questo concetto basilare della fisica. Pur originata in modi differenti, l’energia rappresenta la moneta di scambio di qualsiasi reazione biochimica, di ogni processo metabolico o fisiologico. Dal punto di vista biologico l’energia assume molte forme come per esempio nel caso dell’elettricità, magnetismo e luce. Per esempio è ben noto da tempo che le continue correnti elettriche che avvengono dentro le cellule generano un campo magnetico endogeno rilevabile con un’apposita strumentazione.

Inoltre le cellule e le sue componenti sono caratterizzati da campi elettrici particolarmente intensi ed in continua variazione provocando la vibrazione delle membrane biologiche. In aggiunta sappiamo che la concentrazione di potassio, sodio e cloro tra dentro e fuori la cellula danno origine ad un potenziale elettrico di membrana pari a 70-90 mV, che deve essere conservato il più possibile costante per un buon funzionamento cellulare.

Le evidenze di molti studi, in primis quelli del biofisico. F. A. Popp a Vienna, sottolineano il ruolo svolto dalle interazioni energetiche nel campo della biologia. Per esempio l’energia offerta dai campi elettromagnetici rappresenta l’energia basilare da cui dipende l’organizzazione vivente ed in grado di incidere sui processi atomici e molecolari. Ne consegue che un qualsiasi sbilanciamento a livello energetico e frequenziale non può che ripercuotersi a livello delle reazioni enzimatiche, biochimiche e metaboliche.

 

Le vibrazioni molecolari consentono l’innesco dei processi biochimici.

Un altro concetto importante è quello di informazione. Tramite l’informazione è possibile dare forma alle cose, ordinare ed organizzare la materia in modo nuovo ed efficiente. Nell’organismo ogni sistema piccolo o grande necessita di un certo grado minimo di informazioni al fine di renderlo pienamente funzionante ed attivo. Inoltre ogni cellula emette segnali altamente specifici e caratteristici di quella parte o tessuto cui appartiene. In parole semplici lo spettro di segnali emesso può essere immaginato come una vera e propria impronta energetica. In generale le cellule si scambiano informazioni tramite interazioni ondulatorie (es. biofotoni), cioè utilizzano un linguaggio energetico per la trasmissione di informazioni in codice.

 

Medicina quantistica

Una delle scoperte più rilevanti della fisica quantistica è la conferma che le particelle e le molecole non possiedono solo caratteristiche di “oggetti”. Per esempio, benché l’elettrone possa avere un comportamento simile ad una particella compatta, i fisici hanno scoperto che non possiede alcuna dimensione concreta vera e propria e può manifestarsi simultaneamente sia come una particella che come un’onda. Questa dualità all’apparenza paradossale è comune anche a molti aspetti ritenuti un tempo solo di natura ondulatoria. La luce, le onde radio, i raggi gamma e X possono passare da uno stato di onde a particelle e viceversa.

Attualmente secondo queste scoperte della fisica si ritiene che le particelle atomiche e le molecole non debbano essere classificate unicamente come onde o particelle, ma in qualche modo sono entrambe le cose al pari di due facce della stessa medaglia. In aggiunta uno dei concetti cardine della fisica quantistica dalla metà del XX secolo è sicuramente l’interconnessione tra le cose indipendentemente dalla loro distanza.  Benché sulla base della nostra vita quotidiana riteniamo che le cose abbiano una localizzazione specifica, i fisici ritengono che tutti i punti nello spazio diventano equivalenti a tutti gli altri punti nello spazio ed è inopportuno parlare di qualsiasi cosa come separata dalle altre. La fisica definisce questa proprietà come nonlocalità e questo concetto, una volta traslato nel campo della bio-fisica, rappresenta una delle possibili spiegazioni di come gli esseri viventi riescano a mantenere la loro stupenda organizzazione senza disfarsi nel breve termine.

L’energia e l’informazione sono i punti chiave di un nuovo paradigma in medicina.

La medicina quantistica nasce sulle fondamenta della fisica ondulatoria-quantistica e della biologia molecolare, che hanno cambiato profondamento la nostra concezione dell’universo e delle forme viventi. Come abbiamo detto il bio-campo energetico consente il mantenimento dell’ordine e della struttura dell’organismo diffondendosi dalle cellule ai tessuti agli organi ed ai loro sistemi. Di fatto il corpo può essere paragonato ad un sistema cibernetico, in cui i sistemi e le funzioni raggiungono un alto grado di coerenza, di ordine e di integrazione al fine di controllare al meglio ogni attività vitale.

Il corpo è fatto da miliardi e miliardi di cellule, le quali in uno stato di salute comunicano continuamente tra di loro con lo scopo di organizzarsi e far funzionare i vari apparati in modo rapido ed efficiente. È possibile perciò affermare che gli aspetti energetici e frequenziali garantiscono una continua condizione di equilibrio. Queste evidenze da una parte consentono di dare una spiegazione aggiuntiva all’enorme e meravigliosa complessità della vita e, dall’altra, di aprire una nuova prospettiva dal punto di vista terapeutico e clinico.

 

Malattia e cura

Sulla base di questi concetti ogni disturbo e malattia è caratterizzato da un blocco o interruzione delle vie di comunicazione presenti nel corpo a causa di vari fattori come per esempio: infezioni, alterazioni metaboliche, accumulo di sostanze nocive o tossiche. Inizialmente tutto ciò ha ripercussioni solo sulla cellula, la quale per esempio potrebbe andare incontro ad un’alterazione del fondamentale potenziale elettrico di membrana (-90 mV). Poi queste anomalie possono tradursi in un’alterazione biochimica, che apre le porte al disturbo o alla malattia conclamata. Pertanto uno dei fattori più importanti nelle condizioni patologiche è proprio un evento fisico di tipo informazionale e frequenziale (es. elettromagnetico).

Riassumendo, ogni disturbo o malattia determina un blocco delle bio-frequenze, che presiedono naturalmente ai processi di regolazione del corpo. Questa anomalia energetica ed informazionale provoca effetti a cascata sullo stato di salute delle cellule, poi dei tessuti ed infine a livello sistemico.

 

L’utilizzo di frequenze specifiche può avere effetti positivi e benefici sull’organismo.

La medicina quantistica si occupa degli aspetti fisici ed energetici del corpo, in particolar modo della regolazione delle strutture e delle reazioni biochimiche. Prende spunto dalla teoria ondulatoria della fisica per applicarla in campo clinico focalizzandosi sulla natura ondulatoria dell’essere vivente. Il concetto di dualità particella-onda consente di poter intervenire e supportare l’organismo tramite trattamenti frequenziali, che inducono nell’organismo risposte specifiche e benefiche. In merito è stato dimostrato che le vibrazioni energetiche (es. elettromagnetiche), oltre ad essere da tempo utilizzate nel campo della diagnostica (es. ECG), possono determinare effetti a livello biologico.

Numerosi studi hanno ormai dimostrato che l’applicazione di frequenze specifiche, soprattutto da 3 Hz a 30 kHz, è in grado di influenzare la sintesi proteica, le reazioni enzimatiche, la migrazione, la densità e la replicazione cellulare e possono avere un’azione anti-infiammatoria, energizzante e rigenerativa sull’organismo. Persino campi magnetici all’apparenza molto deboli sono in grado di esercitare effetti biologici, di cui si interessa la medicina quantistica e la biorisonanza. In special modo sembra che gli effetti principali dei campi energetici a livello cellulare avvengano a livello della membrana biologica, che rappresenta un’interfaccia essenziale per la vita delle cellule ed i suoi processi come per esempio l’equilibrio ionico, il trasporto delle molecole e la captazione dei segnali esterni tramite i recettori.

In conclusione le evidenze nel campo della bio-fisica raffigurano l’organismo al pari di un’entità energetica ed informazionale. Da qui prende avvio la medicina quantistica ed i suoi trattamenti nel campo della salute.

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